Carisma e missione - Congregazione di Gesù Sacerdote

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Carisma e missione

SUORE

Regola dell’Istituto, n. 2: La nostra vocazione trova la sua ispirazione in Gesù Sacerdote, che visse in continuo rapporto col Padre, offrì se stesso, scelse i Dodici, li chiamò a stare con Lui, li inviò a predicare e li amò sino alla fine.


Gesù è onorato da noi con lo speciale titolo di Sommo ed Eterno Sacerdote, nell’atto dell’offerta di Sé al Padre sulla Croce, rinnovata in ogni Eucaristia.
Spirito della Congregazione, n. 8: Gli atti della virtù di religione, che appartengono al Sacer­dozio, procedono dall’amore ardentissimo di Gesù, cioè dal suo Cuore, che perciò giustamente si chiama sacerdotale.
n. 9 Però il Cuore di Gesù deve dirsi sacerdotale principalmente perché il Sacrificio, che è il compendio di tutta la religione, sca­turì dalla ardentissima carità di questo Cuore: «Amò e diede se stesso» (Ef 5,2).
La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha per l’Opera di padre Venturini un significato particolare, perché si riferisce al Cuore Sacerdotale di Gesù, quale sorgente di misericordia, grazia, fedeltà e principio di tutte le azioni sacerdotali di Cristo. Le feste dell’Opera sono quindi in particolare il Giovedì Santo e la Solennità del Sacro Cuore in cui, proprio su iniziativa di padre Venturini, la Chiesa tutta celebra la Giornata di Santificazione Sacerdotale.
A questo sacratissimo cuore l’Istituto intende offrire amore, consolazione e riparazione, particolarmente contemplandolo abbandonato nell’agonia dell’Orto degli Ulivi.

Regola dell’Istituto, n. 12: L’offerta a Gesù, Agnello di Dio perennemente immolato sugli altari del mondo, vissuta durante il giorno, unifica e caratterizza tutta la nostra esistenza.

Padre Mario Venturini aveva intuito la possibilità per i membri dell’Opera di partecipare con il pensiero e la preghiera all’offerta di sé che Cristo compie in ogni istante nell’Eucaristia che si celebra senza interruzione nei vari luoghi della terra. Si compie così l’unione all’Agnello di Dio continuamente immolato sugli altari del mondo, ma anche in ogni persona che soffre e eternamente celebrato della liturgia del Cielo.

Regola dell’Istituto, n. 4: Nella fedeltà al carisma affidato a padre Mario Venturini e madre Bice di Rorari (madre Lorenza), c’impegniamo a (…) rispondere con la nostra vita al suo invito di santità e chiedere lo stesso dono per i sacerdoti, con la preghiera, il lavoro e la nostra donazione di vita.

La chiamata alla santità rimane fin dalle origini dell’Istituto uno dei motivi ispiratori più forti. Con il suo cammino verso la santità di vita ogni membro contribuisce alla santificazione della Chiesa e in particolare dei sacerdoti, a cui l’Istituto guarda in modo privilegiato, quali primi destinatari dell’amore di Cristo (Gv 13,1: Li amò sino alla fine) e dei suoi doni, l’Eucaristia e il Sacerdozio.
Regola dell’Istituto, n. 8: Chiamate da Dio a consacrare la nostra vita per i ministri ordinati, offriamo con generosità l’aiuto della preghiera, del servizio, della vicinanza fraterna e invochiamo per loro grazia di santità.
La nostra consacrazione è pro eis (Gv 17,9), cioè per i ministri ordinati, perché siano sempre più uniti al Cuore Sacerdotale di Cristo e vivano in unità con Lui e tra di loro, per il bene dell’intero popolo di Dio. La “preghiera sacerdotale” (Gv 17), proclamata quotidianamente in comunità, è continuo mezzo di intercessione “per loro”.



Regola dell’Istituto, n. 14: Avremo una devozione particolare verso Maria, invocata con il titolo di Madre del Sacerdote. Ci sarà d’aiuto per vivere e comunicare ai fratelli la fede, l’amore e la tenerezza che come donna, madre e sorella, vive accanto ad ogni presbitero.
Maria è madre di Gesù Sacerdote eterno; Madre dei ministri della Chiesa che partecipano al Suo sacerdozio; Madre di tutti i fedeli, che nel Battesimo sono uniti al dono sacerdotale di Cristo.
Regola dell’Istituto, n. 18: “Per loro”, affinché siano sempre più uniti al Cuore di Cristo e generosi nel servizio ai fratelli, ci impegniamo a donare la nostra vita e a realizzare tipiche scelte di apostolato quali:
a.  una vita di preghiera che renda le nostre comunità un piccolo cenacolo;
b.  l’accoglienza ospitale nelle nostre comunità, per esperienze di spiritualità o aiuto in situazioni di necessità fisica o morale;
c.  la collaborazione nell’apostolato vocazionale nella Chiesa locale, nella formazione dei chiamati al sacerdozio e alla vita consacrata;
d.  l’attività nei presbitéri, seminari, case di spiritualità e centri pastorali, là dove i vescovi e i presbiteri possono richiedere la nostra presenza fraterna e l’aiuto concreto del nostro lavoro;
nello spirito del nostro Fondatore, una fraterna collaborazione con i religiosi della Congregazione di Gesù Sacerdote, per un efficace servizio alla Chiesa e una sincera testimonianza del comune carisma.
Rimaniamo disponibili là dove vescovi e presbiteri possono chiedere la nostra presenza e collaborazione.
Siamo aperte a coloro che, condividendo l’ideale carismatico, sentono di poter partecipare più strettamente ai fini dell’Istituto con la preghiera, l’offerta e le opere.
Accogliamo con gioia tutti coloro che desiderano unirsi ai nostri momenti di preghiera o condividere momenti di vita comunitaria.
Siamo aperte alle richieste che ci vengono da persone in ricerca, in discernimento e in periodo di dubbio e disorientamento o per riposo, soprattutto dal mondo della Vita consacrata femminile. Desideriamo poter progressivamente metterci in rete con altri Istituti ed enti più specializzati, garantendo una comunità accogliente, un luogo di preghiera e fraternità e un appoggio logistico per favorire l’accompagnamento e il discernimento delle consacrate.
Congregazione di Gesù Sacerdote
Via dei Giardini 36/A (TN)
0461/983863

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